Il primo impianto di produzione di bio-GNL per il trasporto marittimo
FirstBio2Shipping
![FirstBio2Shipping - Bio-LNG plant Wilp](https://nordsol.com/wp-content/uploads/2023/12/Wilp-model-16-8-1280x640.jpg)
![Attero - FirstBio2Shipping](https://nordsol.com/wp-content/uploads/2023/12/Logo_Attero_RGB-320x252.jpg)
![Titan - FirstBio2Shipping](https://nordsol.com/wp-content/uploads/2023/12/Titan_Clean_fuels_Logo_RGB-002-320x177.png)
Con il progetto FirstBio2Shipping, la partnership fra Attero, Nordsol e Titan si propone come obiettivo la decarbonizzazione del settore marittimo. Il primo impianto industriale che produce bio-gas naturale liquefatto (bio-GNL) rinnovabile a basse emissioni di carbonio in modo standardizzato e scalabile, consente di sostituire l’olio combustibile pesante (HFO) in modo economicamente vantaggioso.
L’impianto dimostrativo mira a produrre 6 milioni di Nm3 /anno di biogas, 2.400 tonnellate/anno di biometano e 5.000 tonnellate/anno di bio-CO₂. Il progetto porterà a una riduzione dei gas serra del 92% rispetto allo scenario di riferimento. L’entrata in esercizio è prevista per il primo trimestre del 2024.
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Il progetto FirstBio2Shipping è stato uno dei primi progetti finanziati dal Fondo europeo ‘Eu Innovation Fund‘. L’ex vicepresidente della Commissione europea Timmermans ha affermato che: “Con l’investimento odierno, l’UE sostiene concretamente i progetti di tecnologia pulita in tutta Europa, al fine di sviluppare soluzioni tecnologiche che possano contribuire a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. L’aumento del Fondo per l’innovazione proposto nel pacchetto ‘Pronti per il 55%’ consentirà all’UE di sostenere un numero ancora maggiore di progetti in futuro, di accelerare la loro esecuzione e di portarli sul mercato il più rapidamente possibile”.
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L’innovazione consiste nell’integrazione diretta di una nuova tecnologia di liquefazione criogenica per trattare il biogas e convertirlo in bio-GNL (la tecnologia iLNG). Questo aumenta l’efficienza e riduce i costi. Il progetto si propone l’obiettivo di portare la tecnologia oltre l’attuale stato dell’arte in termini di prestazioni, affidabilità e disponibilità delle tecnologie di trattamento e liquefazione del gas. Inoltre, servirà a validare l’intera catena del valore dal biogas al bio-GNL come carburante marino su scala.
Come mostrato nella figura mostrata sopra, tutte le unità dell’impianto di bio-GNL sono integrate in un sistema a circuito chiuso in cui tutti i gas vengono recuperati e riciclati. Questo nuovo sistema integrato risolve diverse problematiche comunemente riscontrate nella produzione di GNL su piccola scala, ottenendo come risultato:
- Elevata qualità del bio-GNL
- Zero ‘slip’ di metano (metano incombusto rilasciato durante lo sfiato della CO₂)
- Basso consumo energetico
- Nessun materiale di consumo o rifiuto chimico tossico
Il bio-GNL prodotto ridurrà le emissioni di gas serra del 92% rispetto a un carburante marino convenzionale, pari a oltre 87500 tCO₂e di emissioni assolute nette evitate nei primi dieci anni di funzionamento. L’impegno costante nel settore R&S porterà a ulteriori riduzioni dello slittamento del metano nei prossimi anni, con un potenziale di riduzione delle emissioni di gas serra ancora più elevato.
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di bio‑GNL in loco, ora.
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Il progetto fornirà il bio-GNL all’industria navale europea come carburante ‘drop-in’ al 100%, il che significa che può essere utilizzato nelle navi idonee ad utilizzare il GNL senza necessità di ulteriori adattamenti e che può anche essere miscelato con GNL fossile in qualsiasi rapporto fino al 100% senza alcun problema tecnico. Poiché il trasporto marittimo è difficile da elettrificare (almeno nel breve-medio termine per la maggior parte dei tipi di navi), il bio-GNL è un’importante soluzione a breve termine per decarbonizzare il settore.
Oltre al bio-GNL, durante l’esecuzione del progetto verrà catturato e liquefatto un flusso di CO₂ biogenica. Anche se si prevede una commercializzazione all’ingrosso di questa sostanza, gli eventuali sviluppi tecnologici futuri nella produzione di e-carburante sintetico probabilmente troveranno un migliore impiego di questo prodotto (ad esempio cherosene sintetico, acido ossalico o e-GNL). Considerando altri ulteriori usi della CO₂, presto potremo parlare di emissioni di gas serra negative o di rimozioni nette di carbonio.
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Dorota è orgogliosa di contribuire a un futuro sostenibile insieme a dei colleghi che condividono i suoi stessi principi, sapendo che il loro impegno collaborativo avrà un impatto positivo sulle generazioni future.
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L'impegno di Fosca per l'ambiente trova casa in Nordsol. Con il suo background nel settore marittimo, dell'innovazione e dello sviluppo aziendale si sente a suo agio facendo parte di un team visionario. Partecipare a questa missione eroica, per il nostro pianeta, la riempie di soddisfazione!
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